ANPUKU: TRATTAMENTO ADDOME PER NEONATI E BAMBINI

Mentre conversavo sull’importanza del trattamento dell’addome con la nostra autrice Marisa Fogarollo, lei ha detto: “Ti scriverò un articolo perché, secondo la mia esperienza nel reparto di pediatria dell’ospedale civile di Padova, ritengo molto importante la stimolazione dell’addome sui bambini, anche considerando la pratica materna di toccare il pancino del bimbo per comprendere eventuali disturbi”.
Con piacere pubblichiamo questo bellissimo articolo scritto con il cuore in cui Marisa fa riferimento a importanti maestri che praticavano il massaggio dell’addome sui bimbi: Toudou Yoshimasu, Shinsai Ōta e Shizuto Masunaga, che hanno sviluppato la tecnica di massaggio dell’addome (anpuku) partendo dal trattamento classico di massaggio giapponese (anma). Molto interessante è la descrizione dei trattamenti su alcuni bimbi ricoverati. Ritengo che questo articolo sia molto utile per gli operatori shiatsu che trattano i più piccoli.
Roberto Palasciano, curatore editoriale

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Quando viene al mondo il bimbo è prematuro, sia dal punto di vista fisiologico che da quello energetico. Per soddisfare le sue necessità ha bisogno della presenza costante di chi lo accudisce, in modo da permettergli di “crescere” sotto tutti gli aspetti: fisico, emozionale, spirituale ed energetico. Per aiutarlo nel suo sviluppo è importante la stimolazione cutanea, utile per il suo benessere e per incoraggiare la sua evoluzione.

Scrive Shizuto Masunaga in “Manuali di Shiatsu”(*): “Spesso mi viene chiesto a che età si può eseguire un trattamento shiatsu ai bambini. Sin dalla loro nascita ci viene naturale abbracciarli, accarezzarli e muoverli; inoltre, usare le mani per valutare l’esistenza di eventuali disturbi o disagi è di grande aiuto per la loro crescita. Provate dunque ad eseguire delle pressioni in modo materno”.

Shinsai Ōta, medico giapponese dei primi dell’Ottocento, scrive nel suo libro “Anpuku Zukai”(**): “Nel bambino organi e visceri non sono ancora completamente sviluppati, il tessuto epiteliale è morbido, ossa e muscoli sono elastici e non rigidi. È importante fare del proprio meglio durante l’infanzia del bambino per nutrirne lo spirito e aiutare il suo corpo a crescere armoniosamente. Di solito, anche se il bambino è in salute, quando gli si pratica anpuku e lo si nutre regolarmente senza che si creino ristagni di latte e di cibo, va di corpo in modo regolare e non ha problemi a urinare. La sua energia universale diventa salda e radicata e non si fa indebolire dagli eventi“.

Partendo dai piedini, dalle mani, dalla schiena andremo ad aumentare le zone cutanee da stimolare. Proprio per questo motivo ho visto quanto sia importante la stimolazione dell’addome, che abbiamo sempre fatto, ma ora la propongo in modo più approfondito perchè l’addome è la fonte dell’energia.
L’addome ospita il baricentro del corpo, il nostro centro energetico (hara) e le zone di valutazione degli organi secondo la mappa di Masunaga.
Abbiamo tutti presente la forza di un neonato quando piange e scalcia? È hara, il suo centro energetico, che gli fornisce tutto quel vigore! Quando gattona è da hara che parte il suo movimento, così pure quando muove i primi passi. Avete presente la sua postura con l’addome in fuori? Ancora è evidente la forza di hara presente in lui che purtroppo con il passare degli anni tende ad assopirsi.

Il vecchio maestro shiatsu Toudou Yoshimasu (1700) disse: “L’addome (hara) è la fonte dell’energia (Qi). Tutte le malattie traggono origine dall’addome. Perciò la diagnosi addominale permette di diagnosticare tutte le malattie”.

Questo trattamento permette di equilibrare il flusso energetico a seconda delle necessità, andando a bilanciare il vuoto (mancanza di energia) e il pieno (eccesso di energia).
Cominciare il trattamento dai piedini penso sia il modo più semplice per avvicinarci al piccolo ricevente. Alcuni operatori consigliano di cominciare dall’addome, altri dal viso, ma quello che io noto è che un bimbo non oppone alcun ostacolo a lasciarsi trattare i suoi piedini, anzi ne è felice. Non sente nessuna invasione anche se l’operatore è un estraneo. E i piedi ci possono dare tante informazioni e raccontare quali organi sono affaticati e quali sono i problemi che affliggono il bambino.

Poi possiamo passare all’addome (vedi schema).
Andiamo a portare le nostre dita, parallele al corpo, seguendo lo schema sotto indicato, senza pressione, solo un tocco leggero. Si può fare lo shiatsu dell’addome mezz’ora dopo l’allattamento (a meno che non ci siano problemi particolari) così il bambino avrà una digestione più semplice e si addormenterà più facilmente. Durante il trattamento andremo a sentire se il pancino è morbido oppure se presenta zone rigide e dense (in questo caso ci soffermeremo per scioglierle). L’ideale è trattare l’addome del bambino una volta al giorno, soprattutto se sono presenti difficoltà nella digestione e nell’evacuazione.
Lo possiamo fare lasciando il bimbo in braccio alla mamma o in posizione supina, permettendogli sempre di essere comodo e rilassato.

L’ideogramma per indicare anpuku (trattamento dell’addome) è formato da una mano, poi un tetto e una donna, per significare che, se nella casa c’è una donna, vi sono pace e armonia: perciò nell’anpuku c’è una mano appoggiata all’addome, mano che ascolta tutto quello che succede e dona pace e armonia.

Tratto Alessandro, 10 mesi; è un po’ raffreddato e durante il trattamento dell’addome sento che i polmoni sono scarichi. Tratto il meridiano di Polmone lungo le gambe e ancora avverto questo vuoto. Cerco di portare equilibrio bilanciando i punti vuoti di energia con altri punti dove l’energia si presenta in eccesso.

Giulia, 6 mesi, ama farsi trattare, anche se il lungo ricovero le ha causato parecchio stress. Comincio dai piedini, che sono molto gonfi a causa del cortisone che le viene somministrato, e così pure le gambette. L’addome invece è morbido e non presenta squilibri particolari, questo forse mi indica che la sua costituzione è forte.

Incontro la piccola Sara, 2 mesi, verso sera, proprio quando solitamente ha le coliche addominali. Prendo contatto cominciando dai piedini e rimango stupita dalle gambette che sono rigide e fredde; procedo col trattamento (facendo pause a causa delle coliche), lavoro tutto il corpo e termino con l’addome. Lascio Sara addormentata e con le gambette calde e morbide.

La mamma di Luca, 2 mesi, si lamenta perchè il piccolo è spesso irritato, ha una digestione lenta e scarica con difficoltà. Faccio l’anpuku al piccolo (trovando l’addome teso) e lo insegno alla mamma, che lo ripete giornalmente. Dopo un po’ di giorni Luca è rilassato, sorride, stomaco e intestino funzionano in modo regolare.

Scriveva ancora Shizuto Masunaga nel commento all’edizione del 1977 di “Anpuku Zukai”: “Anpuku significa fare terapia e diagnosi tenendo in considerazione tutto il sistema energetico dei meridiani”, che in poche parole è il nostro modo di lavorare: ascoltare le zone dove manca energia (vuoto) e le zone dove c’è eccesso di energia (pieno), portando equilibrio nel corpo.

E ancora ripeto, come diceva Shinsai Ōta: andiamo a nutrire lo spirito del bambino e aiutare il suo corpo a crescere armoniosamente.

Marisa Fogarollo, insegnante e operatrice shiatsu, autrice
fogarollo.m@gmail.com

(*) Manuali di Shiatsu 4° mese, Shizuto Masunaga – Shiatsu Milano Editore 2016
(**) Anpuku Zukai, Shinsai Ōta – Shiatsu Milano Editore 2019

Zone di proiezione dell’addome

1) Cuore
2) Mastro del Cuore
3) Stomaco
4) Triplice focolare
5) Polmone sx
6) Vescica Biliare
7) Fegato
8) Polmone dx
9) Milza Pancreas
10) Rene

11) Vescica Urinaria
12) Rene
13) Vescica Urinaria
14) Intestino Crasso
15) Intestino Tenue
16) Rene
17) Vescica Urinaria
18) Intestino Crasso
19) Intestino Tenue