Il dilemma della dieta
Ultimamente, i programmi televisivi e i media sono “invasi” da dibattiti sull’alimentazione, corretta o scorretta, e sul cibo spazzatura o che invece favorisce la guarigione di malattie importanti.
Assistiamo continuamente a forti contrasti di parere tra luminari, medici, terapisti e, a tal proposito, proponiamo il punto di vista dell’esperto di alimentazione Bill Tara, pioniere del movimento della Salute Alternativa dal 1967, oltre che co-fondatore del Kushi Institute.
Quello che segue è un estratto tratto dal libro “Corpo naturale mente naturale”, edito da Shiatsu Milano Editore, che sembra mettere tutti d’accordo: il cibo di per sé non è dannoso, sempre che non sia alterato e venga assunto nelle giuste quantità. Una verità tanto semplice e pervasa di buon senso quanto, a volte, difficile da accettare.
Il dilemma della dieta
Nei capitoli precedenti ho fatto delle riflessioni su alcune delle implicazioni ecologiche, economiche e salutistiche della dieta moderna. Ora è il momento di guardare più da vicino che cos’è una dieta salutare. Un ambito che è pieno di ambiguità, nonostante la forza delle argomentazioni di tutte le parti.
La prima distinzione importante che possiamo fare è quella di andare oltre la categorizzazione dei cibi in buoni e cattivi. Tutti i cibi hanno particolari qualità nutrizionali ed energetiche. La lezione più importante che possiamo imparare riguardo al cibo è in che modo queste qualità influenzano la nostra salute e le implicazioni più ampie del loro consumo. Un cibo che può essere adatto a una persona può essere dannoso per un’altra. Alcuni dei cibi a cui siamo affezionati possono avere delle implicazioni ambientali o economiche che dobbiamo tenere in considerazione.
Ci sono alcuni lettori che saranno delusi dal fatto che in questa sezione non ci sono liste di “Super Cibi”, “Cibi Miracolosi” o “Cibi che curano il cancro”. La ragione per cui non ci sono è che non esistono. Il fatto che noi siamo attirati da quel tipo di promessa è che vogliamo che la nutrizione sia come la medicina. Noi desideriamo le risposte facili, che non richiedono una riflessione o uno sforzo personale. Noi vogliamo un approccio poco faticoso ma siamo sospettosi della semplicità. Desideriamo un miracolo ma non siamo pronti a lavorare per il suo successo. L’ironia è che mangiare bene è semplice e può produrre risultati positivi; l’unica condizione è che ci richiede di pensare in maniera diversa.
Uno degli aspetti meno attraenti della fascinazione contemporanea verso il cibo e la dieta è l’arma a doppio taglio delle fobie e fissazioni su un cibo piuttosto che un altro. Se alcuni cibi sono associati a malattie specifiche, questo è più dovuto a un consumo eccessivo che non al fatto che quel tipo di cibo sia di per sé dannoso. Lo stesso vale per cibi che possono contenere micronutrienti specifici utili nel combattere certe malattie. Il corpo è meglio preparato ai piccoli aggiustamenti nel suo funzionamento organico della mente. L’equilibrio che desideriamo è più facilmente raggiungibile quando mangiamo cibi sani e non ci fissiamo eccessivamente sulle regole.
L’approccio migliore per la salute è scegliere cibi che non siano stati talmente alterati dall’utilizzo di sostanze chimiche da perdere la loro vitalità originale. Per comprendere le qualità generali del cibo dal punto di vista degli effetti del corpo e per considerare le più ampie implicazioni relative all’utilizzo è utile avere delle linee guida generali. In questo capitolo, ci sono diversi criteri utilizzati nella classificazione dei cibi. Ho indicato alcuni parallelismi su come un paio di questi metodi coincidano con quelli delle scienze dell’alimentazione ma ciò non è la base su cui si basano le conclusioni. Il fatto che i benefici sociali, economici, ecologici e quelli riguardanti la salute coincidano non dovrebbe sorprenderci. Quando cooperiamo con la Natura, vinciamo tutti.
Bill Tara
“Corpo naturale mente naturale”, Shiatsu Milano Editore