LA PRESSIONE SHIATSU

Dal nostro incontro “Shiatsu, parliamone insieme” di dicembre 2020

Nell’appuntamento di dicembre di “Shiatsu, parliamone insieme”, sollecitati dalla richiesta di alcuni dei nostri lettori, abbiamo affrontato il tema “La pressione”. Durante l’introduzione, Roberto Palasciano ci ha ricordato la posizione dell’uomo: a metà strada tra terra e cielo, e come possiamo usare la pressione proprio con l’intento di “armonizzare”. Abbiamo rivisto insieme come la legge giapponese definisce lo shiatsu, codificando la pressione perpendicolare, mantenuta costante e con “concentrazione mentale”, e come proprio Shizuto Masunaga Sensei, vedendo i suoi allievi in difficoltà con la comprensione di questo ultimo concetto, cominciò ad usare l’espressione di “pressione sostenente”. Questa definizione esce un po’ dai limiti della “concentrazione”, per ampliarsi in un atteggiamento di profondo ascolto, che permette di percepire l’aspetto fisico, psicologico ed emozionale ma anche spirituale dei nostri riceventi.
Il dibattito che è seguito è stato molto interessante, ciascuno ha portato la propria esperienza per condividerla con tutti i presenti.
Ci siamo trovati tutti concordi da subito: al di là della tecnica e delle definizioni, ciò che ci consente di fare una giusta pressione è ascoltare. Si è parlato della necessità di “amplificare l’ascolto”, di “sapersi ascoltare”. A questo proposito vogliamo riportare due frasi significative: “Ascolto è… mente libera”; “Ascolto è… non andare alla ricerca di cambiare qualcosa”.
E’ stata rimarcata l’importanza di essere neutrali nella pressione, perché più il tocco è neutrale e maggiore potrà essere la risposta. “Non giudico ma percepisco, sarà poi il corpo della persona che sa prendere quello che serve per se stesso”. “Non agisco, non trasmetto, uso l’intenzione e muovo”.
Abbiamo riflettuto su come, per sviluppare il nostro ascolto, il lavoro fondamentale sia quello rivolto a noi stessi. Ricordiamo l’importanza di porci delle domande: “se riceviamo diverse persone e tutte queste hanno una stasi di Fegato, forse dobbiamo riflettere sullo stato di questa nostra energia”. Abbiamo riflettuto su quanto sia fondamentale per noi operatori ricevere shiatsu e sul valore dello scambio tra scuole e stili diversi. Nel ruolo di shiatsuka “è importante anche stimolare il nostro ricevente ad ascoltarsi, così da aiutarlo a crescere e migliorare il suo stato”.
la pressioneA proposito del “sostenersi a vicenda”, si è parlato del rapporto speciale che si crea tra operatore e ricevente. In questa unione consiste la “magia dello shiatsu”, “uno più uno che non fa due ma crea una specie di bolla energetica”. Proprio come ribadisce Shizuto Masunaga Sensei, nella nostra società sentiamo “forte la necessità di sostenerci a vicenda”. E’ incredibile come i suoi insegnamenti siano attuali e sembrino calarsi perfettamente nella nostra realtà quotidiana.
Altro argomento dibattuto è stato il significato di “ho-sha” intesi come “tonificare, richiamare”e “disperdere, muovere”. Molto interessante è stata la considerazione su come il termine “disperdere” (largamente usato in tutti i testi e nelle scuole) forse non sia così appropriato; abbiamo provato a sostituirlo con la definizione di“mandare oltre”, che ci aiuta ad andare al di là della classica idea di “disperdere”, aiutandoci a riflettere sul fatto che in realtà non stiamo “disperdendo” ma forse meglio dire che il nostro intento è di “favorire il movimento”, “creare un movimento energetico che riequilibra”.
Abbiamo convenuto insieme su come la traduzione dei pittogrammi con un’unica parola esponga al rischio di perdere la complessità dei concetti e sulla necessità di usare anche diverse parole per esprimersi (di questo abbiamo l’esperienza delle traduzioni dei nostri libri, quando trovare una sola parola a volte è quasi impossibile).
E’ stato ricordato come l’idea di “andare oltre” si ricolleghi al seiki proposto da Kishi Sensei, secondo il quale “concentrazione significa amplificare l’ascolto”; ci siamo promessi di dedicare uno dei prossimi appuntamenti proprio al seiki di Kishi (del quale abbiamo pubblicato il libro “Sei-ki – life in resonance”) coinvolgendo i nostri colleghi che hanno seguito da vicino il lavoro del Maestro.
Di tutto questo, e di molto altro, si è parlato insieme, in un clima di rispetto e condivisione. Siamo felici che i nostri incontri stiano diventando sempre più popolari e che la platea si allarghi, vi aspettiamo nelle prossime serate!

Il prossimo incontro libero, in programma giovedì 22 aprile, avrà come tema “Shiatsu, un prezioso aiuto per i nostri adolescenti”.

Grazie a tutti i partecipanti dell’incontro di dicembre e in particolare a:
Beatrice dalla Calabria, Alessandra dalla provincia di Firenze, Lidia dalla Garfagnana, Francesco da Roma, Rosanna dalla Brianza, Daria da Verona, Annalisa da Cambiago, Stefano da Pergine Valsugana, Manuel da Gravellona Toce, Cristina da Milano, Silvia da Roma, Sandro da Firenze, Fiorella da Faenza, Patrizia da Cassina de’ Pecchi, Anna da Como, Liliana da Verona, Annalisa da Milano, Emanuela da Firenze.

Serena Trotti, operatrice shiatsu