LA VITA E L’OPERA DI SHIZUTO MASUNAGA SENSEI – III parte

Iniziamo a parlare della pressione, spiegata in modo scientifico da Shizuto Masunaga in questo scritto tratto dal suo libro “Punti e linee”: “Quando si applica la forza sulla punta delle dita, si verificano contrazioni muscolari e movimenti veloci che sono controllati dal sistema piramidale. Si tratta di un movimento cosciente che riceve comandi dall’area motoria della neocorteccia cerebrale, provocando un’attivazione del sistema simpatico che è correlato alla sensazione discriminatoria. Con una pressione stabile e persistente/mantenuta nel tempo, il movimento si trasforma in un movimento lento di gruppi muscolari, diretto inconsciamente dall’area non motoria della corteccia (sistema extrapiramidale). Questo avviene perché il movimento viene effettuato con una postura rilassata grazie all’intervento dei nervi parasimpatici e alle sensazioni primitive dell’operatore. Per quanto riguarda la pressione mantenuta costante, l’effetto dello shiatsu si ha quando le dita entrano nei punti di pressione, motivo per cui l’esperimento di pressione a due punti (N.d.r. ne parleremo più avanti) evoca un senso di unità”.

Come funzionano e cosa sono il sistema piramidale ed extra piramidale? Questa la spiegazione della nostra collaboratrice scientifica: “Il sistema piramidale e quello extrapiramidale sono due sistemi di vie nervose coinvolti nel controllo motorio. Il sistema piramidale è responsabile dei movimenti volontari, mentre il sistema extrapiramidale regola i movimenti automatici, il tono muscolare e la postura”.
Da buoni occidentali, cerchiamo ora di comprendere perché, premendo sulla pelle e seguendo il percorso energetico dei meridiani, andiamo a interessare gli organi.
Masunaga scrive: “Tutti si chiedono per quale motivo basti premere sulla pelle per guarire i disordini interni agendo sui meridiani e sull’organo correlato, curandone la disfunzione. Per scoprire la ragione di tale efficacia, sono stati svolti studi scientifici di approccio occidentale, che hanno portato alla formulazione della teoria del riflesso somato-viscerale (o legge di interiorizzazione degli organi e dei visceri). Illustriamo ora tale teoria: i nervi del sistema autonomo, che controllano gli organi, prima di giungere agli organi che innervano passano attraverso il midollo spinale. Nella radice posteriore del midollo spinale passano anche le fibre sensitive che provengono da una determinata zona di cute. Questi due componenti (nervi del sistema autonomo e nervi sensitivi della cute) sono presenti lungo tutto il percorso del midollo spinale e si diramano dal medesimo punto per arrivare a coprire l’innervazione di tutto il corpo. Gli studi fatti analizzano il legame organo-cute: poiché i nervi sensitivi sono collegati ad una determinata zona cutanea, il segnale di anomalia viene trasmesso anche a tale area, come se fosse quest’ultima ad avere qualche problema. In realtà, l’area di cute interessata riflette il dolore percepito profondamente a livello dell’organo colpito. Pertanto, se in particolari zone dell’epidermide compaiono alterazioni della sensibilità (caldo, freddo, dolore), è possibile identificare l’organo disturbato correlato”.

Come spiega Masunaga, i nervi del sistema autonomo innervano e controllano gli organi e passano attraverso il midollo spinale. Nello stesso percorso passano anche le fibre sensitive provenienti dalle varie zone della pelle. Quindi, con questo va e vieni, un’eventuale anomalia dell’organo si ripercuote sia sul nervo autonomo connesso sia sul nervo sensitivo, creando disturbi, dolori o semplicemente sensazioni epiteliali. Per questo motivo, lo stimolo della pressione shiatsu sulla pelle del ricevente arriva fino all’organo corrispondente e può agire su di esso. Questo permette di riequilibrare il corpo energetico del ricevente, ma il maestro sottolinea che, perché ciò avvenga, è necessaria una pressione protopatica.
Parlando della pressione, Masunaga continua: “La pressione applicata con tempi definiti in un singolo punto con entrambi i pollici provoca una tensione del sistema simpatico sia nell’operatore che nel paziente, per cui è difficile che rilassi l’intero corpo. Sebbene questo metodo di shiatsu sia preferibile per riprendersi dalla spossatezza o per rilassarsi nelle saune, non è adatto per il trattamento di persone malate (N.d.r. chiaramente a seconda delle patologie). Per questo motivo, sostengo il metodo della manipolazione yin-yang a due mani, in cui entrambe le mani vengono mosse alternatamente per mantenere una pressione costante su due punti; una volta fatto, il grado di pressione viene mantenuto costante”.
Questo permette anche di creare uno spazio comune con il ricevente e migliora il flusso all’interno dei meridiani, con un conseguente effetto parasimpatico stabile.

Veniamo all’aspetto pratico della pressione. Masunaga, per far comprendere la differenza dell’effetto tra la pressione shiatsu e il massaggio, mostra queste immagini:

Pressione con il palmo per il massaggio. Masunaga la considera rilassante; la durata è 10-30 sec.

Pressione con i pollici sovrapposti; durata 3–7 sec.

Pressione a due mani mantenuta costante

Leggiamo ora il testo della legge giapponese che codifica il trattamento shiatsu: “Lo shiatsu consiste nell’usare solo le mani (trattamento “a mani vuote”), ovvero il pollice ed il palmo dell’operatore, applicando una pressione su una determinata zona del corpo per mantenere e/o migliorare la salute del ricevente, contribuendo contemporaneamente a contrastare le situazioni in cui non è ancora stato raggiunto uno stato patologico“.
Masunaga sottolinea che la legge giapponese stabilisce che non può essere considerato shiatsu ciò che non rispetta le tre regole della pressione: 1) per­pendicolare 2) mantenuta costante 3) con concentrazione mentale e psichica;  questo terzo principio è stato sostituito dal maestro con il concetto di pressione sostenente, che crea un sostegno reciproco tra ricevente e operatore tramite l’uso delle due mani. Inoltre, con lo shiatsu si è in grado di agire sul sistema nervoso simpatico attraverso la pelle grazie alla naturalezza della pressione verticale e all’effetto epidermico quasi anestetico della pressione sostenente.

La pressione sostenente
Akinobu Kishi, nel suo libro “Seiki – life in resonance”, riporta che Masunaga gli insegnò i tre principi dello shiatsu: “Il primo è la pressione perpendicolare con il pollice. Il secondo è il mantenimento della pressione. Il terzo è la focalizzazione o la concentrazione della mente/spirito. Shizuto Masunaga, vedendo la difficoltà degli allievi a comprendere questo ultimo concetto, lo cambiò in “pressione sostenente”; ma, come appare in tutti i suoi scritti, la pressione sostenente non è semplicemente concentrazione. Egli insisteva dicendo che l’operatore, per praticare una pressione corretta, deve considerare sia l’aspetto fisico, sia quello psicologico e spirituale. Inoltre, ribadiva la necessità di una pressione portata con le due mani (mano madre e mano figlia) e distribuita con uniforme equilibrio”.

Masunaga ribadisce nei suoi scritti il concetto di yin e yang e che la nostra società si basa sulla necessità di sostenersi a vicenda. Con una pressione sostenente, possiamo sostenerci e sostenere un’altra persona, utilizzando una forza perpendicolare e appoggiandoci alla persona senza spingere. Questo appoggiarci ci porta a pensare che tra noi e la controparte esista un legame di correlazione: io sostengo l’altra persona, che a sua volta mi sta sostenendo in un determinato punto chiamato sasae-ten (punto di sostegno), dove si concentrano le mie forze; così percepiamo uno spazio comune.
Per focalizzare la necessità di sostenersi, Masunaga ha introdotto l’uso delle due mani, chiamato metodo bi-manuale yin e yang. Questa tecnica è figlia dell’anpuku (trattamento dell’addome) ed è ben descritta nel libro “Anpuku Zukai” di Shinsai Ota del 1927. Essa completa il concetto di pressione sostenente e permette di mettere in funzione il sistema parasimpatico, attivando il flusso energetico in tutto il meridiano e portando il beneficio su tutto il corpo.

Shizuto Masunaga sensei, nei suoi scritti, ha occupato molto spazio per spiegare la differenza tra setsu shin (pressione sostenente protopatica) e shoku shin (pressione razionale epicritica) e ha disegnato un’immagine molto esplicativa, che potete trovare in “Manuali di shiatsu – 1°mese”.
La setsu shin (valutazione dell’energia con il tatto) è caratterizzata da una sensazione non cosciente (istintiva) dell’operatore che permette l’armonia tra operatore e ricevente creando un contatto protopatico, che favorisce il flusso del Ki (energia vitale) e attiva le funzioni del sistema nervoso parasimpatico. La pressione deve essere portata con il peso del corpo e l’operatore, lasciandosi andare e utilizzando la parte antica del cervello, riesce a effettuare una pressione sostenente e profonda, con una mano avvolgente e un tono muscolare rilassato. E, grazie al riflesso somato-viscerale, essa permette di lavorare positivamente sugli organi interni.
La shoku shin (diagnosi con la palpazione) è caratterizzata da una sensazione cosciente dell’operatore, che utilizza un atteggiamento razionale attivando la corteccia cerebrale e non favorendo un’unione con il ricevente. La pressione è portata in modo razionale, con movimenti localizzati e muscolatura contratta, il contatto epicritico mantiene la divisione tra operatore e ricevente. Con questo tipo di pressione ci si preoccupa solo delle anomalie del ricevente e si lavora sui sintomi.

Nel prossimo articolo esaminerò come percepire il corretto percorso dei meridiani e la risonanza del meridiano (hibiki) con la pressione bimanuale e sostenente utilizzando la tecnica dei due punti, come fare la diagnosi con kyo-jitsu e come eseguire il trattamento con il metodo orientale ho-sha (tonificazione e dispersione).
Attendo da chi mi legge critiche, precisazioni e consigli.

Roberto Palasciano, curatore editoriale
roberto.palasciano@shiatsumilanoeditore.it

 

Bibliografia
“Punti e linee” è il titolo provvisorio di un libro scritto da Shizuto Masunaga nel 1975 che stiamo traducendo in italiano e pubblicheremo nel 2026.
“Sei-ki – Life in resonance. L’arte segreta dello shiatsu” di Akinobu Kishi e Alice Whieldon (Shiatsu Milano Editore)
“Anpuku Zukai” di Shinsai Ota (Shiatsu Milano Editore)
“Manuali di shiatsu – 1°mese” di Shizuto Masunaga (Shiatsu Milano Editore)