Protezione e circolazione
Ogni essere umano ne va in cerca, ne ha bisogno. Anche i più forti e i più duri. Quando mancano, sei indifeso, solo verso il mondo. Questa mancanza alla lunga stanca. Ti toglie energie, fiducia. Un senso di solitudine ti avvolge. Anziché proteggerti, ti denuda , ti lascia indifeso. Anziché circolare, rimani immobile, ghiacciato.
Capisci in questo momento l’importanza del gruppo, delle persone, del senso di appartenenza. Capisci che essere solo, quando ne sei obbligato, può mutuarsi in stati di malessere e malattia. Capisci che confrontarsi con gli altri, far circolare le tue idee e opinioni anche con chi la pensa diversamente da te, serve. Serve per imparare, apprendere, conoscere, divulgare.
Questa mancanza, fisicamente, si traduce in problemi di regolazione della temperatura corporea e di funzionamento degli organi afferenti. Ti chiedi come mai hai freddo. Perché non riesci a trovare quel calore che protegge il tuo cuore. Metaforicamente e anatomicamente.
Da un po’ di tempo anch’io ne soffro. Non ne capivo il perché, soffrendone senza trovare rimedio. Anche se in realtà, in questo periodo, mi sento fuori da tutto, da qualsiasi gruppo voglia fare parte, e senza circolazione. Anzi circolante, sì, ma come un criceto sulla ruota, a moto perpetuo. Stanchezza senza profitto.
Ma fortunatamente la mia capacità di ascolto e la mia consapevolezza mi sono venute in soccorso. Mi hanno aiutato a capire cos’era che non andava. Dove occorreva rimediare. Alla fine ci sono riuscito.
Sembrerà strano, ma tutto si è risolto ricordandomi che tempo prima avevo controllato la caldaia di casa, per regolare la pressione. Avendola spenta, mi si era spento l’orologio del termostato. Ci credo che avevo freddo. Il riscaldamento non partiva più. Come facevo a riscaldarmi?
Certo, la mancanza di gruppo e di circolazione di idee rimane. Ma almeno, se pur solo, sono al caldo. Mica poco.
Giuseppe Varriale, operatore shiatsu