Veburger
Veburger, ecco una ricetta interessante che permette di riciclare gli avanzi di pane secco e che può soddisfare la voglia di hamburger senza bisogno di utilizzare la carne.
Ingredienti:
Per il veburger
200 gr di fagioli rossi o borlotti secchi
100 gr di funghi freschi
4 o 5 cucchiai da minestra di pan grattato o avena
2 cucchiai di olio EVO
1 carota grossa
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
sale
Per la guarnizione:
16 ravanelli
4 panini tondi (*)
1 pomodoro
50 gr di spinaci freschi in foglia
(*) i panini da hamburger normalmente contengono zucchero, pertanto cerchiamo da un panettiere qualcosa di adatto, come un panino “tartaruga”, un “portafoglio tondo” o un “arabo”. La ricetta viene comunque benissimo anche senza il panino, con un contorno di insalata.
Mettere in ammollo mezza giornata i legumi e cucinarli in pentola a pressione per circa 25-30 minuti, quindi scolare e lasciare raffreddare.
In seguito pulire la carota e sbucciare cipolla e aglio. Pulire e tagliare a fettine sottili i funghi.
Triturare e soffriggere in olio EVO la carota, l’aglio e la cipolla; una volta iniziata la doratura, aggiungere i funghi. Quando si sarà asciugato, spegnere e lasciare raffreddare.
Triturare i fagioli sino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo.
Amalgamare in un contenitore il soffritto con i fagioli e il pane grattato sino ad ottenere un impasto sufficientemente solido, quindi, inumidendo le mani, dare forma ai veburger.
In una padella calda scottare i vebuger sinché prendono colore.
Preparare la guarnizione per il panino inserendo le fettine di ravanello con le foglie di spinaci e il pomodoro tagliato a fette; in alternativa, come accompagnamento, metterla nel piatto tagliando i pomodori a spicchi irregolari e le foglie di spinacio unite al ravanello a fettine, e condire a piacere.
NOTA: se si desidera smorzare il sapore “piccante” del ravanello, bisogna sbucciarlo.
Buon appetito!
Guido Rotondi, operatore shiatsu specialista di macrobiotica
N.B: i lettori che volessero proporre un argomento o domande alla rubrica “Una mela al giorno” posso scrivere alla nostra redazione.