Un approccio energetico alla tua vita

Diamo il via a una rubrica mensile di macrobiotica dal titolo “Una mela al giorno” a cura di Guido Rotondi. Iniziamo parlando delle cinque trasformazioni, per introdurre la filosofia macrobiotica. I lettori che volessero interagire in proposito, possono scrivere alla nostra redazione. Buona lettura!

“Sin dalla notte dei tempi è chiara l’alternanza del giorno e della notte, così lo sono le stagioni; e da questa visione in oriente sono stati identificati lo yin e lo yang ed i 5 elementi (Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua) che permettono di caratterizzare le proprietà o qualità caratteristiche dell’energia che si manifestano in natura.
I 5 elementi sono ampiamente utilizzati nella MTC, nello shiatsu, nell’agopuntura, nella riflessologia plantare e nella macrobiotica.
L’energia cangiante dell’Acqua si incanala e si eleva diventando Legno sino alla sua massima capacità, convertendosi poi in Fuoco, dopodiché inizia a raccogliersi in forma di Terra, si concentra poi sotto forma di Metallo che, infine, si scioglie e torna nella forma liquida dell’Acqua e così via.
Così come lo yin non può esistere senza lo yang, nessun elemento può esistere indipendentemente dagli altri quattro. I 5 elementi inoltre interagiscono e pertanto si influenzano reciprocamente.
Questo è particolarmente evidente se si studiano le 5 Trasformazioni e i Cicli che rappresentano la trasformazione dell’energia stessa, in modo da riconoscere gli effetti che si producono.

Nel Ciclo di Nutrizione, ogni fase nutre la successiva (rapporto madre-figlia) ma a sua volta è nutrita dalla precedente (rapporto figlia-madre):
1) il Legno genera il Fuoco (il legno brucia)
2) il Fuoco genera la Terra (la cenere si accumula al suolo e la rigenera)
3) la Terra genera il Metallo (il metallo viene estratto dalla terra)
4) il Metallo genera l’Acqua (il metallo fonde diventando quindi liquido)
5) l’Acqua genera il Legno (l’acqua è necessaria alla crescita della vegetazione)

Se invece percorriamo in senso contrario, troviamo il Ciclo di Esaurimento, ove ciascun elemento eccessivamente attivo provoca lo sfinimento o esaurimento del precedente.

Nel Ciclo di Controllo, invece, vediamo come ogni elemento limiti l’elemento successivo all’elemento figlio, cioè il nipote. Per questa ragione il ciclo di Controllo viene spesso chiamato Nonno-Nipote.
1) il Legno domina la Terra (la vegetazione invade completamente il terreno)
2) il Fuoco domina il Metallo (il calore fonde il metallo)
3) la Terra domina l’Acqua (la terra intorbidisce ed assorbe l’acqua)
4) il Metallo domina il Legno (il metallo taglia il legno)
5) l’Acqua domina il Fuoco (l’acqua spegne il fuoco)

Se invece percorriamo in senso contrario, troviamo il Ciclo di Ribellione, ove ciascun elemento eccessivamente attivo provoca lo sfinimento o esaurimento del generatore del suo precedente (il Nipote soffoca il Nonno).
Da ciò conseguono molte interessanti considerazioni, tra le quali:

a) Multiforme e in movimento. L’equilibrio in natura non è statico ma dinamico.
b) Interconnessione tra ogni parte. Ogni squilibrio coinvolgerà ulteriori aspetti oltre quello da dove trae origine e dove si manifesta in forma più evidente.
c) Interdipendenza. Non possiamo agire su un aspetto senza coinvolgerne inevitabilmente, in misura maggiore o minore, anche tutti gli altri.

Vi auguro un piacevole viaggio, lasciandovi al comando della vostra immaginazione nel visualizzare le (evidenti) correlazioni tra le stagioni meteorologiche, le fasi della vita umana e i 5 elementi descritti ut supra”.

Guido Rotondi, operatore shiatsu specialista di macrobiotica