Convegno di apertura della Settimana dello shiatsu

La Settimana dello shiatsu, organizzata dalla Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori (Fisieo) e svoltasi lo scorso settembre, ha avuto un buon successo in tutta Italia, grazie agli eventi in calendario e agli operatori che hanno aperto i propri studi per trattamenti dimostrativi.
Quest’anno il convegno inaugurale della manifestazione si è svolto a Milano il 15 settembre 2017 presso l’Hotel Best Western Madison alla presenza di un numeroso pubblico, composto da molti operatori shiatsu e olistici e, naturalmente, alcuni giornalisti. La coordinatrice dei responsabili regionali Fisieo Nadia Simonato ha esordito sottolineando che, come ogni anno da sei anni, la manifestazione si ispira ad un tema di particolare interesse ed attualità esaminato in relazione con lo shiatsu. Il titolo scelto quest’anno è stato “Shiatsu, Ambiente e Salute”, che evidenzia come lo shiatsu, pur avendo origini antiche, sia ancora oggi una disciplina al passo con i tempi e capace di adeguarsi.

Al convegno è intervenuto Fabrizio Bonanomi, direttore della rivista Shiatsu News, parlando di “Ambiente: la necessità di creare uno spazio per la propria salute” e sostenendo che lo shiatsu, strumento conosciuto e gradito dal pubblico, funziona perché non è solo una tecnica: praticato da un operatore esperto, diventa un’arte. Il trattamento shiatsu, oltre a dare benessere, diventa un percorso, e i percorsi diventano cammini che compiono gli operatori e i loro riceventi alla ricerca del proprio spazio, migliorando la salute psico-fisica.
Altri due relatori sono stati il prof. Marco Ingrosso, professore di Sociologia della salute e direttore del Laboratorio Paracelso all’Università di Ferrara, e il prof. Paolo Roberti di Sarsina, medico, psichiatra e omeopata, entrambi sostenitori dell’apertura degli istituti sanitari alle discipline olistiche.
Il prof. Marco Ingrosso ha affrontato il tema “Percorsi di professionalizzazione degli operatori e nuovi assetti dei sistemi di salute”, inerente la formazione degli operatori delle Medicine Alternative e Complementari (CAM), tra cui naturalmente lo shiatsu. Ha ribadito l’importanza della legge 2013 che regolamenta le professioni non organizzate, creando un confine simbolico tra professionisti e amatori. Dopo l’entrata in vigore di questa legge, che finalmente riconosce la professionalità degli operatori delle CAM, bisogna proseguire verso una completa professionalizzazione organizzandosi in gruppi e favorendo la cooperazione tra discipline vicine e complementari; è bene utilizzare anche la ricerca scientifica per farsi riconoscere, accettando i rischi del cambiamento, e compiere un percorso formale di tipo lavorativo senza perdere come motivazione di fondo “il piacere di dare agli altri”. L’università di Ferrara ha concluso una ricerca sulla figura dell’operatore shiatsu che verrà resa pubblica a breve. Le considerazioni fatte nella ricerca puntualizzano che gli operatori devono documentare maggiormente il lavoro svolto, diffondere i risultati e tenere contatti a livello globale, migliorando la comunicazione e l’accoglienza per divulgare quest’arte. Importanti sono i registri degli operatori, ai quali il pubblico può fare riferimento.
Il prof. Paolo Roberti di Sarsina ha sostituito la prof.ssa Mara Tognetti Bordogna e ha affrontato con passionalità il tema “La formazione degli operatori delle CAM alla multidimensionalità della cura”. Il prof. Roberti collabora con la Fisieo dal 2005 firmando un accordo di collaborazione e reciproco riconoscimento con gli allora presidenti Gattini e Zagato, con l’intento di collaborare con le altre discipline oggi denominate complementari. La collaborazione con il comitato delle medicine allora chiamate non convenzionali è proseguita con l’“Associazione italiana per la medicina centrata sulla persona onlus”, che promuove le attività che mettono al centro la persona nella sua componete fisica e psichica in modo scientifico, sociale e spirituale. La medicina di tipo olistico, centrata sulla persona, è complessa, e per promuoverla e coinvolgere la bio medica, medicina accademica, definita dalla OMS dominante, il prof. Roberti fa presente che è necessaria un’alleanza di più discipline olistiche professionali, e in particolare lo shiatsu, forte della sua notevole diffusione tra gli utenti. Nella risoluzione n° 75 del Parlamento Europeo dal titolo “Status delle medicine non convenzionali” (maggio 1997), lo shiatsu infatti figurava tra le otto discipline più importanti e diffuse. Il prof. Roberti di Sarsina ribadisce che è necessario salvaguardare queste medicine tradizionali, che possono aiutare chi non può ricorrere alla medicina allopatica e garantiscono a tutti i cittadini la più ampia libertà possibile di scelta terapeutica. E’ quindi necessario informare in modo adeguato i cittadini, visto che le discipline complementari hanno avuto un impulso vertiginoso dal 1963 al 2012, ed è iniziata una informazione da parte dei media in internet e sulle riviste mediche più importanti.
L’operatore delle CAM, ed in particolare l’operatore shiatsu, deve prendersi le responsabilità, avere una visione multi dimensionale, collaborare con operatori di altre discipline e prima di tutto prendersi cura di se stesso e del settore in cui opera. Riconosciuto come professionista dalla legge 2014, deve applicare la tecnica con etica, migliorando la propria sensibilità professionale. L’esperienza dell’operatore delle CAM nel campo delle tecniche energetiche gli consente di lavorare ad esempio nelle “Case della salute”, diffuse in alcune strutture ospedaliere in Italia, importanti per fare esperienza (“allenarsi alla salute”). E’ necessario seguire una continua formazione e un approfondimento documentale anche tecnico-scientifico; come anticipato dal prof. Ingrosso, l’operatore shiatsu si deve far conoscere e deve essere riconosciuto.

L’ultimo intervento è stato quello di Danila Franceschini, responsabile della VIS Fisieo della Lombardia, che ha presentato la relazione “Volontariato, progetti attuali e idee future per un sostegno alla salute”, sulle attività di volontariato tramite lo shiatsu, che è stata ben accolta dai presenti. Dopo una breve storia della recente costituzione della Vis Fisieo (2013) con il compito di coordinare, avviare ed orientare le attività di volontariato svolte dai soci Fisieo, ha presentato alcuni progetti ultimati o in corso di realizzazione, sia coordinati dalla VIS Fisieo che da scuole e operatori della Lombardia. Sono stati proiettati dei filmati, graditissimi al pubblico presente, di due progetti coordinati dalla Vis Fisieo; il primo, dal titolo “Benessere con lo Shiatsu”, nato nel 2009 e coordinato dall’operatrice Fisieo Francesca Morini presso l’associazione di Milano “La nostra comunità”. Il progetto prevede una pratica shiatsu settimanale su persone in situazioni di disagio psico-fisico e disabilità cognitiva, con la collaborazione inoltre di musicisti professionisti, educatori e musico terapeuti. Il secondo progetto, nato dal Rotary Club Distretto 2050 e denominato “Amico Campus”, ha lo scopo di offrire ai ragazzi una settimana all’insegna dello sport e del divertimento, intrattenendo nel contempo i loro genitori; quest’anno ha visto la partecipazione dello shiatsu con l’operatrice Fisieo Simona Canepa.
Danila ha poi illustrato altri progetti di operatori e scuole iscritti alla Fisieo. La sede di Milano della Scuola Internazionale di Shiatsu Italia ha presentato due progetti: il primo, dal titolo “Con-tatto”, realizzato tra il 2015-17 in collaborazione con le case alloggio per malati di HIV coordinate dalla C.R.C.A del gruppo Caritas Ambrosiana; il secondo, iniziato nel 2017 in collaborazione con l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani Onlus, ha portato lo shiatsu a giovani malati di Parkinson, con monitoraggio clinico-scientifico da parte della dott.ssa neurologa Elena Lamperti e della psicologa Francesca Mameli.
La Scuola Zen di Shiatsu sta realizzando il progetto “Educazione al BenEssere” presso la sezione femminile della casa circondariale di Bergamo, utilizzando esercizi di respirazione, Zen Stretching di Masunaga e Zen Shiatsu. Altri progetti sono stati realizzati a Parabiago nel 2016-17 da Silvia Mantegazza (“BenEssere Nonni”, dedicato al benessere psico-fisico degli ospiti della “Casa del Nonno”) e a Varese dal 2014-17 da Antonio Santoro (“I bambini fanno lo shiatsu”, laboratorio di shiatsu presso la scuola primaria di Sant’Alessandro di Caronno Pertusella). Le operatrici Fisieo Antonella Clavenna e Paola Mantovani dal 2014 portano avanti il progetto “ConTatto: lo Shiatsu in Ospedale”, che propone trattamenti su pazienti in cura oncologica durante tutto il ciclo di chemioterapia presso l’ambulatorio di Oncologia DH ASST-Rhodense. Danila Franceschini continua il progetto “Do-in” nel reparto psichiatrico dell’Ospedale San Paolo, proponendo esercizi di riequilibrio energetico per pazienti psichiatrici.

Al convegno ha partecipato come ospite anche la dott.ssa Simona Arletti, in rappresentanza del progetto “Città Sane” promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha documentato le iniziative messe in atto in numerose città d’Italia.
La presentazione si è conclusa con gli interventi del giornalista Vincenzo Bonaventura, moderatore, che ha assistito gli ospiti presentandoli e facilitando la loro relazione, e di Sara Bazzocchi, rappresentante regionale Fisieo per la Lombardia, che ha ripreso l’argomento proposto per la settimana dello shiatsu, approfondendolo.

Roberto Palasciano