SHIATSU IN PEDIATRIA
Marisa Fogarollo è nota ai nostri lettori per i suoi tre libri che hanno per tema lo shiatsu per bambini e ragazzi ma soprattutto per la lunga esperienza in ospedale pediatrico e neonatologia, certamente unica nel suo genere. Marisa e il suo team accompagnano bambini e genitori nella difficile esperienza della neonatologia e nella tragedia dell’oncologia pediatrica, donando il sollievo e la cura amorevole del tocco shiatsu.
Per approfondimenti potete vedere il video della nostra intervista cliccando QUI
e il video della sua partecipazione al Global Gathering organizzato da Kumiko Kanayama di The Five Lights Center di NYC cliccando QUI
Ecco di seguito un articolo che Marisa ha scritto appositamente per i nostri lettori. Buona lettura!
“Il libro “Shiatsu per il corpo e per l’anima – Esperienze in Pediatria” è il frutto di 25 anni di lavoro nei vari reparti della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Sono stati molti gli operatori shiatsu che hanno collaborato a questo progetto, chi per brevi periodi, chi per anni, e ho voluto inserire le esperienze di molti di loro proprio per evidenziare che questa attività è stata resa possibile grazie al contributo di tutti.
Ci sono stati dei periodi veramente coinvolgenti, eravamo circa una ventina di operatori provenienti da Padova, Venezia, Verona e Vicenza, ci incontravamo nell’atrio di Pediatria e, dopo un momento di condivisione, ci separavamo per andare nei vari reparti: 2° e 3° piano di Pediatria (con Psichiatria, Cardiologia, Malattie metaboliche, Neurologia), Terapia Intensiva, Pediatria d’urgenza, Oncoematologia, Hospice, Chirurgia, Neurochirurgia, Cardiochirurgia, Nefrologia. In molti reparti la nostra presenza era fissa (2-3 volte alla settimana), in altri a chiamata.
Tutto il personale ospedaliero, dalle infermiere ai medici, ci sosteneva nel nostro lavoro! In certi periodi, tante erano le richieste da parte loro che ci succedeva, a volte, di avere difficoltà ad essere sempre presenti. Prima del Covid facevamo circa mille trattamenti all’anno, fra bambini e genitori.
Penso un’esperienza unica che ci ha arricchito sotto l’aspetto professionale e umano.
Un’esperienza unica anche per la conoscenza e la diffusione dello shiatsu in un ambiente ospedaliero, che sappiamo non sempre aperto a tecniche non strettamente mediche. Quando avevamo difficoltà a inserirci in un nuovo reparto, per problemi burocratici, il primario diceva: “Tutti i bambini ricoverati hanno il diritto di ricevere lo shiatsu!”, e il permesso subito arrivava!
L’Azienda Ospedaliera di Padova è stata tra le prime in Italia a riconoscere l’importanza dello shiatsu, che ora fa parte delle terapie complementari in moltissime strutture.
Perché lo shiatsu è così richiesto in un ambiente ospedaliero? Purtroppo, quando la malattia colpisce noi o i nostri familiari e amici, in un attimo crollano tutte le nostre sicurezze ed emerge la nostra fragilità. E quando la malattia colpisce i bambini ci sentiamo ancora più fragili e abbiamo bisogno di essere accolti e sostenuti con parole e movimenti gentili, perché parole e movimenti possono lasciare una traccia profonda nell’anima di chi sta male.
Ed ecco che arriva lo shiatsu: il suo tocco è delicato, entra in profondità sciogliendo le tensioni e permettendo al ricevente di sentirsi accolto. Il tocco dello shiatsu cura corpo e anima.
È importante trattare il bambino durante e dopo il ricovero ospedaliero per permettere al corpo di elaborare e sciogliere le tensioni causate da queste sofferenze vissute.
Tutti noi, grandi e piccoli, quando viviamo un dolore sia fisico che emozionale, istintivamente, come per proteggerci, contraiamo il corpo e lì tratteniamo il ricordo di tutto quello che ci ha fatto soffrire.
È importante distendere e rilassare la muscolatura in modo che non vengano immagazzinati ricordi di dolore e sofferenza.
È necessario pure andare a equilibrare kyo e jitsu (vuoto e pieno), per permettere al bambino e al ragazzo di vivere il suo corpo come “unità” lasciando andare il ricordo del dolore vissuto.
E grazie allo shiatsu vediamo il volto dei bambini ritornare a un’espressione serena: con il tocco, abbiamo nutrito la loro parte emozionale, alleviando dolore e solitudine.
E ancora si ripete la magia dello shiatsu: la stimolazione cutanea permette a bambini e ragazzi di sentire il linguaggio dell’amore e delle attenzioni che li circondano e possono così sperimentare dentro di loro pace e armonia.
Anche con le mamme, stressate e preoccupate per la salute del loro bimbo, lo shiatsu si è rivelato utile: è stato per loro un momento di rilassamento e serenità.
Lo shiatsu è uno strumento eccezionale per portare benessere a tutti, ai neonati e ai bambini in modo particolare perché non hanno i blocchi che abbiamo noi adulti, sono aperti e sensibili e quindi la risposta è positiva e veloce”.
Marisa Fogarollo