La risonanza nella terapia del corpo

Proponiamo ai nostri lettori un interessante articolo del medico tedesco Wilfried Rappenecker, fondatore e responsabile della Scuola Shiatsu di Amburgo, e direttore della Scuola Internazionale di Shiatsu di Kiental (Svizzera). E’ uno dei principali rappresentanti dello shiatsu in Germania e a livello europeo, oltre che autore di vari libri sullo shiatsu. Buona lettura!

Nelle terapie corporee, descriviamo la risonanza come un fenomeno che accade tra terapeuta e paziente. La consapevolezza di se stessi e l’essere presente nel proprio corpo, da parte del terapeuta, sono le basi importanti per la risonanza in un contesto terapeutico.
La formazione e l’esperienza consentono al terapeuta di amplificare la risonanza. Tuttavia, l’operatore da solo non può generare risonanza: la risposta del paziente è essenziale. In questo contesto, la fiducia è un ingrediente essenziale. Lo spazio terapeutico che si manifesta è maggiore e può agevolare di più rispetto allo spazio tra due individui che non sono in risonanza tra loro.
La risonanza modella, in un modo o nell’altro, la comunicazione interpersonale. La risonanza è la base per creare un senso di comunione.

Nello Shiatsu, la risonanza descrive un fenomeno che si crea in ogni situazione terapeutica tra terapeuta e paziente e che si riflette nella percezione del terapeuta e nella reazione del paziente al tocco. La risonanza si verifica sempre quando due persone si relazionano l’una con l’altra. In questo articolo descrivo gli effetti e i prerequisiti per una risonanza amplificata e intensificata nel momento in cui si verifica e che può essere incentivata coscientemente in un trattamento Shiatsu.

Quando la risonanza è amplificata, i pazienti descrivono l’effetto del tocco come significativamente più profondo, sia fisicamente che emotivamente, rispetto a quando non c’è una risonanza intensa. I riceventi si rilassano più facilmente e profondamente. La respirazione diventa più profonda, o più leggera e debole; vi è una sensibile diminuzione del tono tissutale e muscolare; la tensione locale si dissolve.

In uno stato di risonanza amplificata, la percezione del terapeuta si espande dal percepire solo la superficie fisica e le strutture fisiche osservabili a prima vista fino alla percezione dello spazio corporeo, ad esempio con una spalla congelata, un ginocchio infortunato o disturbi psicologici.

Essere presenti nel corpo e la qualità dell’attenzione
Uno stato di maggiore risonanza, in questo senso, richiede che l’operatore sia “presente in se stesso”. Questa frase descrive uno stato in cui il terapeuta percepisce se stesso e il proprio corpo in modo rilassato mentre è impegnato nell’interazione terapeutica con il paziente. Questo stato è vissuto come calmo e centrato, e percepito come piacevole. Anche il ricevente entra in uno stato simile, tra le altre cose attraverso il profondo rilassamento sperimentato nel trattamento.

La consapevolezza verso se stessi e l’essere presenti nel proprio corpo è una base indispensabile per la consapevolezza del terapeuta nei confronti del paziente e del suo spazio corporeo. Questo tipo di consapevolezza non è diffuso, ma orientato e focalizzato. L’affascinante combinazione di espansione rilassata e un chiaro focus facilita un tocco preciso con nient’altro che l’attenzione focalizzata – insieme al tocco manuale; se ritenuto appropriato, addirittura anche al posto di quest’ultimo. Questo tipo di contatto con l’attenzione è possibile su qualsiasi parte del corpo, sulla sua superficie come nella profondità dello spazio corporeo.

È interessante notare che anche piccoli cambiamenti nella posizione, nel pensiero o nell’orientamento mentale del terapeuta possono avere un’influenza considerevole sullo spazio di risonanza formato insieme al ricevente. Ad esempio, se l’operatore si raddrizza e si espande leggermente durante il tocco, le articolazioni come quella della spalla e del polso diventano permeabili e il paziente sperimenterà più libertà e leggerezza; spesso diventerà ancora più profondamente rilassato. Il ricevente sperimenterà il tocco in modi diversi nel proprio corpo, a seconda che l’operatore stia lavorando su un’area con un focus dell’attenzione ben definito o stia pensando a qualcosa di completamente diverso, come la lista della spesa.

Una consapevolezza estesa e focalizzata può e deve essere appresa e praticata. È una specie di pratica del Qi Gong. Gli esercizi del corpo come l’Hatha Yoga e la meditazione possono svolgere un ruolo decisivo in questo tipo di allenamento. I trattamenti stessi possono essere utilizzati come pratica efficace per raggiungere uno stato di risonanza amplificata.

All’inizio, entrare in uno stato in cui è possibile la risonanza spesso richiede coraggio. Richiede coraggio perché richiede che l’operatore si apra, che abbandoni parzialmente il controllo sia di quale suo aspetto emerge all’esterno sia di ciò che può penetrare all’interno. Essere in uno stato di risonanza significa mostrarsi per come si è.

Spazio terapeutico
Sebbene sia importante che il terapeuta sia in grado di entrare in risonanza, l’operatore da solo può innescare il fenomeno che chiamiamo risonanza solo in misura limitata. La risposta del ricevente è essenziale. In quel momento del trattamento, quando il ricevente si rilassa, egli si apre al contatto e stabilisce una connessione (percepibile) con il terapeuta. Questa connessione è un fenomeno di risonanza, che le persone che sono in sintonia con il proprio corpo (ad esempio chi lavora sul corpo, praticanti yoga, ballerini professionisti o attori) percepiranno molto più velocemente e con maggiore intensità. Ciò rende il lavoro con queste persone più facile e più soddisfacente per l’operatore.

Nella connessione qui descritta, la sensazione si manifesta come se terapeuta e paziente condividessero uno spazio comune. Nella nostra Scuola (Ndr. Schule für Shiatsu Hamburg) chiamiamo questo spazio di risonanza lo Spazio terapeutico. La formazione e l’esperienza da parte dell’operatore rendono più facile la nascita di questo spazio.

La fiducia è un ingrediente essenziale dello spazio di risonanza descritto sopra. Il tocco consapevole dell’operatore e la sua presenza rilassata permettono al paziente di rilassarsi e fidarsi dell’ambiente e del tocco. La fiducia aumenta il potenziale di risonanza nel sistema umano e quindi la sua forza. La fiducia, quindi, facilita uno stato interiore in cui le parole e il tocco hanno un effetto più profondo, favorendo l’autoregolazione e l’auto-guarigione. A mio parere, questa è una componente importante di qualsiasi effetto terapeutico (anche nel contesto di un intervento medico tradizionale, come sa qualsiasi dottore in medicina) e una delle basi dell’effetto placebo.

Non tutti i riceventi sono in grado di aprirsi immediatamente allo spazio di risonanza che si sviluppa. Ad esempio, offrire questo spazio a persone traumatizzate può innescare paura e chiusura. In questi casi, l’esperienza del terapeuta è di grande importanza per continuare ad offrire apertura e accettazione unilateralmente, e allo stesso tempo comprensione e rispetto per la chiusura del ricevente come atto necessario in quel momento.
Nello spazio terapeutico, terapeuta e paziente comunicano tra loro. Informazioni verbali e soprattutto non verbali diventano accessibili; informazioni che vanno al di là delle semplici impressioni fisiche e comprendono aspetti emotivi e aspetti della vita del ricevente. Generalmente, in base alla sua formazione e all’esperienza professionale, il terapeuta può usare consapevolmente queste informazioni per lavorare con il paziente. A causa della natura della risonanza, i pazienti allo stesso modo ricevono informazioni sul terapeuta, ma di solito non ne sono consapevoli. Sia il transfert che il contro-transfert sono fenomeni dello spazio (di risonanza) terapeutico.

In un trattamento “sicuro”, lo spazio di risonanza terapeutica si sviluppa spontaneamente e senza alcuna azione cosciente delle persone coinvolte. Tuttavia, può anche essere indotto dall’operatore in base alla propria formazione ed esperienza. Importanti sono una percezione esperta, un approccio consapevole e il rispetto dell’integrità del paziente. Solo allora si svilupperà un ambiente terapeutico che differisce sostanzialmente da uno non risonante.

Risonanza nella vita di tutti i giorni
Quello che io definisco “Spazio terapeutico”, secondo il mio punto di vista e la mia esperienza, esiste in ogni comunicazione interpersonale. Il linguaggio è solo uno degli strumenti essenziali per la comunicazione e, insieme ai gesti, all’espressione facciale e al linguaggio del corpo, nonché ai molti modi di comunicare, influenza e modella lo spazio comune formato dagli esseri umani quando si relazionano consciamente o inconsciamente l’uno con l’altro.

Presumo che vivere e relazionarsi reciprocamente nello spazio di risonanza abbia anche un ruolo importante, se non centrale, nella vita quotidiana delle persone; che sia alla base di tutte le decisioni importanti, e che porti colore nelle nostre vite che sperimentiamo nell’unione con gli altri. La risonanza è una base del senso di comunione.

Un tentativo di spiegazione
Nel tentativo di trovare una spiegazione per i fenomeni osservati nella terapia corporea come descritto sopra, il termine “risonanza”, preso a prestito dalla fisica quantistica / delle particelle, mi sembra molto utile. La risonanza si verifica quando due corpi o spazi vibratori si relazionano e si influenzano a vicenda. In questo concetto, l’essere umano nel suo insieme (cioè il corpo umano, includendo possibilmente lo spazio circostante così come sentimenti e pensieri) è visto come uno spazio capace di risonanza.

Nelle terapie corporee un corpo eretto e rilassato, che “si mostra” e che può entrare apertamente in risonanza, è quindi di grande importanza. Una tensione marcata nel corpo dell’operatore (ad esempio nelle spalle, nel collo o nei polsi) limiterà lo spazio di risonanza.

Meno è compromessa la capacità vibrazionale, più facile sarà per gli spazi vibrazionali risuonare tra loro. Tipici fattori attenuanti nel corpo umano sono tensioni causate da stress, ansia, ambizione, ecc. Se il corpo reprime certe esperienze dolorose e se questa repressione viene continuamente accumulata, ci saranno blocchi sia a livello emotivo che fisico. Ciò può gravemente limitare la capacità vibrazionale del sistema. Questo vale per quasi tutte le persone, ma in particolare per quelle con, ad esempio, un disturbo da stress nevrotico o post-traumatico o con personalità borderline.

Terapie corporee come lo shiatsu, ma anche la psicoterapia, perseguono l’obiettivo di dissolvere tali blocchi e aumentare la capacità vibrazionale dell’intero sistema di una persona. Se la capacità vibrazionale del sistema di un paziente aumenta durante il trattamento, sarà più facile trovare soluzioni al problema in essere.

Wilfried Rappenecker